Rinascimento o Risorgimento… chi l’avrebbe mai detto…

Ritorniamo a Treviso, in libera uscita… A quei tempi la scelta riguardava solo il modo più veloce per arrivare al centro, all’osteria, al cinema… oggi che l’età e (e il coronavirus) ci mettono più calma possiamo vederlo anche in un altro modo. Quando si arrivava al fondo di Via Lancieri per entrare a Treviso… a sinistra (la più breve per il centro) o a destra? Nel primo caso si passava per il Rinascimento e nel secondo per il Risorgimento. Infatti i due attraversamenti del perimetro delle Mura erano nell’ordine Porta Frà Giocondo e Porta Caccianiga, due personaggi storici importanti per Treviso. Vediamo un po’ :

Giovanni Monsignori, detto Fra’ Giovanni Giocondo (Verona 1433 – Roma 1515), domenicano, fu un importante architetto e ingegnere, soprattutto militare, oltre che umanista e insegnante, e fu l’artefice della costruzione delle mura di Treviso. Fu il supervisore alle fortificazioni di alcune città della Repubblica, anche oltremare, dal 1509, quando in vista della guerra della Serenissima contro la Lega di Cambrai, fu inviato per predisporre le difese a Padova, Monselice, Legnago e a Treviso dove, con il comandante B. d’Alviano, fece costruire le nuove mura intorno alla città.
A Padova fece invece riadattare le mura per resistere alle nuove artiglierie, studiando un nuovo tipo di sistema difensivo che resisterà all’assedio di Massimiliano d’Austria e poi delle truppe spagnole e che rappresenta una delle prime realizzazioni di “fortificazione alla moderna”; questo sistema difensivo, perfezionato e adottato in molte città della Serenissima, riceverà, come per Bergamo, il riconoscimento Unesco nel 2017.
Una vita intensissima; alcuni esempi: – i suoi studi sui monumenti classici, sulle epigrafi latine, su rilievi antiquari e archeologici furono raccolti in un volume donato a Lorenzo il Magnifico di cui rimangono alcune copie. – Nel 1506, chiamato a Venezia per studiare l’interramento della laguna propose la deviazione del Brenta e fu quella la soluzione attuata; nello stesso anno, fu consultato da Papa Giulio II per la ricostruzione della basilica di San Pietro e il suo progetto influenzò la grande fabbrica; a Venezia fu il primo a portare le nuove idee di un’architettura classicista e vitruviana e fu per un decennio al centro di ogni dibattito architettonico e di ogni realizzazione importante; gli viene attribuito il progetto del Fondaco dei Tedeschi. Giorgio Vasari gli dedicò una delle sue “Vite”.

Antonio Caccianiga (Treviso 1823 – Maserada sul Piave 1909) politico, patriota e scrittore.
Studia storia naturale ed economia rurale a Padova e Milano; di idee liberali ed antiaustriache, costretto esule in Piemonte, Svizzera, Francia ed Inghilterra, rientra a Treviso nel 1854 per un’amnistia e, con la moglie parigina, si stabilisce a Maserada sul Piave, mantenendo i contatti con altri patrioti ed intellettuali.
Deputato del Regno d’Italia, Prefetto di Udine, Podestà di Treviso (in quanto tale facente parte della delegazione che portò a Torino i risultati del plebiscito del Veneto del 1866), Sindaco di Maserada,
Giornalista e scrittore, pubblicò alcuni romanzi di contenuto risorgimentale e antiaustriaco (I vampiri e l’incubo, Il convento, Brava gente, Il roccolo di Sant’Alipio, Il proscritto) e alcune opere di elogio alla vita campestre e moralistiche (La vita campestre, Il dolce far niente, Le cronache del villaggio, Il bacio della contessa Savina, Frondeggi, Lettere d‘un marito alla moglie morta, Ricordo della provincia di Treviso).

Rinascimento o Risorgimento?

Raduno Nazionale dei Trasmettitori della De Dominicis

ATTENZIONE, ATTENZIONE!! IMPORTANTE COMUNICATO:
E’ ripartita, a cura del solito, pazientissimo, Fabrizio Castellucci l’organizzazione dell’annuale Raduno dei Trasmettitori, che era stata interrotta il mese scorso all’approssimarsi della pandemia. Quindi Venerdì 18 Settembre 2020 si dovrebbe svolgere (condizionale obbligatorio) presso la caserma De Dominicis di Treviso il Raduno del Decennale (forse ultimo) dei Trasmettitori della De Dominicis . Seguiranno dettagli ma già si può anticipare la propria intenzione di partecipazione in Facebook.

Per noi (“vecchiacci” del BTG TRS Folgore) ciò significa che sarà forse, in questa vita, l’ultima occasione per rivedersi tutti e salutarci “de visu“… e quindi, cari ragazzi, bisogna segnalare al più presto la propria adesione e soprattutto non mancare quest’ultima occasione che il buon Fabrizio ci offre…

Per i tanti della DeDo che la Scuola Trasmissioni…

Un video dedicato a tutti coloro che prima di arrivare alla De Dominicis sono transitati per alcuni mesi alla Scuola Trasmissioni della Cecchignola per uscirne Operatori Ponti Radio (incarico 118) – Motorista Gruppi Elettrogeni (incarico 50) – Radiomontatore (incarico 56) – Apparecchiatore di Linea (incarico 7/b) – Centralinista (incarico 17) ………..

Un supporto a volte invisibile ma che sostiene quotidianamente l’ Esercito Italiano, per comunicare in Patria e all’estero in qualsiasi condizione operativa. Questa è l’Arma delle Trasmissioni!
#EsercitoItaliano #NoiciSiamoSempre #ArmadelleTrasmissioni

– da un promemoria del Trasmettitore Orazio Rivetti.
– sullo stesso argomento vedi anche larticolo a pag.4.