un po’ di Storia

Il “Battaglione Trasmissioni Folgore
…e i “Trasmettitori” della Caserma De Dominicis

Il nome “Battaglione Trasmissioni Folgore”, ha dei termini temporali ben precisi:
1° Novembre 1958
, quando viene costituito, facente parte dell’omonima Divisione di Fanteria, formato da due compagnie e acquartierato nella Caserma De Dominicis, e il
31 Dicembre 1975, quando, per effetto della ristrutturazione dell’E.I. la Divisione cambiò la sua struttura diventando Divisione Meccanizzata Folgore e, pur mantenendo praticamente invariati i compiti e l’appartenenza (ma il basco dei militi diventa nero), il nome diventa 184° Battaglione Trasmissioni Cansiglio.
Il 31 Ottobre 1986 la Divisione Folgore viene sciolta.
La tipologia di impegno, la necessità cioè di avere nei Corpi chi sapesse far comunicare tra loro i vari Reparti, esiste fin dall’antichità e sempre esisterà; motivo per il quale si può ben capire che il nostro suddetto “Battaglione Trasmissioni Folgore” ha un “prima” e un “dopo” molto importanti nella storia recente che si possono così riassumere:
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Prima (1939-1958=19 anni):  – la storia, premesso che il 15 ottobre 1939 venne istituita in Italia la Regia Scuola Paracadutisti dell’Aeronautica a Tarquinia, inizia il 1º settembre 1941 quando venne formata la 1ª Divisione Paracadutisti comprendente una Compagnia Collegamenti e poi, nel luglio 1942, quando la Divisione trasferita in Africa Sett. prese Il nome di 185° Divisione FOLGORE comprendente la 185ª Compagnia Genio Collegamenti.
folgore trsImpegnata a fondo sul fronte di El Alamein, la Compagnia assicurò, a prezzo dì eroici sacrifici, i vitali collegamenti al proprio Comando di Divisione ma nel novembre 1942 scomparve, nell’impari lotta, assieme ai resti della leggendaria Divisione “FOLGORE”.
Ma, il 25 settembre 1944, dopo lo scioglimento della 184° Divisione Paracadutisti “Nembo” (costituita nel 1943 ereditando la Bandiera della Folgore), viene costituito, al Sud presso Caserta, il Gruppo di Combattimento “FOLGORE”, comprendente la 184ª Compagnia Collegamenti del 184° Battaglione Misto Genio, come unità dell’Esercito Cobelligerante Italiano. (Al Nord verrà costituita, anch’essa con componenti del 184° Nembo, un’altra Folgore che finirà però col termine della guerra). E il 1° marzo 1945 la Compagnia del Gruppo di Combattimento raggiunge il fronte e partecipa agli scontri sulle posizioni delle valli del Senio e del Santerno in sostituzione di una G. U. Britannica, ricevendone la medaglia di bronzo.
Al termine della guerra di liberazione, il 15 ottobre 1945, il “Gruppo” suddetto si trasforma in Divisione di Fanteria “FOLGORE” (considerata “aviotrasportata” perché per alcuni anni fu vietato all’Italia di avere truppe paracadutate) e la Compagnia suddetta diventa Battaglione Collegamenti FOLGORE, che verrà acquartierato a Conegliano fino a fine febbraio 1951 quando sarà trasferito in quella che sarà la sua sede definitiva, la caserma De Dominicis di Treviso.
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Durante (1958-1975=17 anni): – Infine, avvenuta la suddivisione tra Genio e Trasmisioni e la sostituzione della dicitura “Collegamenti”, il 1° novembre 1958 viene costituito il Battaglione Trasmissioni “FOLGORE” il cui motto sarà “Tenace, Infaticabile, Silente“. Con la ristrutturazione dell’E.I., con l’abolizione del livello reggimentale e con la nostra divisione che diventa Divisione Meccanizzata Folgore (il 183º Reggimento Nembo diventa battaglione meccanizzato e perde la caratteristica di “aviotrasportato”) con il basco nero, il 31 Dicembre 1975 quel Battaglione Trasmissioni FOLGORE termina il suo ruolo.
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Dopo (1976-1985 = 9 anni + …..): – In pratica, pur nella stessa caserma, stessi uomini e mezzi, viene cambiato solo nome e, futuro, sviluppo diventando 184° Battaglione Trasmissioni Cansiglio, che, riprendendo anche l’eredità della 184ª Compagnia Collegamenti, viene fornito di Bandiera di Guerra, Stemma armatoriale e il motto diventa “Vivida Folgore Vivido Ingegno“. Con la successiva ristrutturazione dell’E.I. e l’abolizione del livello divisionale, avviene lo scioglimento della Divisione Meccanizzata Folgore nel 1986. Il Battaglione Trasmissioni “Cansiglio” passa alle dirette dipendenze del Comando Trasmissioni del 5° C.d’A. dove rimane fino al 30 novembre 1993, quando viene sciolto e la sua Bandiera portata a Roma.
Al suo posto, il 1°dicembre 1993 e sempre nella sede di Treviso, caserma De Dominicis, nasce il CENTESPERIMAT, Centro Telematico Sperimentazioni, Rifornimenti e Riparazione di Materiali delle Trasmissioni, che fa capo all’Area Logistica Nord Est e che ha il compito di effettuare il mantenimento di 3° grado sui materiali di competenza. Questo Centro termina l’attività il 1° gennaio 1999 (dopo 6 anni) ma l’eredità di uomini e mezzi passa, sempre nella stessa De Dominicis, al nuovo costituito 184° Reggimento Sostegno Telecomunicazioni Cansiglio al quale viene trs_homeriassegnata la Bandiera di Guerra del precedente 184° Battaglione che era stata depositata al Vittoriale. Dopo 17 anni di intensa attività, il 1° gennaio 2017, il Reggimento ritorna ad essere 184° Battaglione Sostegno TLC Cansiglio, erede odierno e custode di tutte le passate esperienze operative nel campo delle trasmissioni ma immerso nel mondo in precipitoso sviluppo delle telecomunicazioni, sotto il Comando Trasmissioni Esercito.

Visto l’alternarsi dei vari scaglioni (che sono 51, dal 3°/’57 al 2°/’75), è da ritenersi probabile che sotto il nome di “Battaglione Trasmissioni Folgore” abbiano militato non meno di 5/6.000 giovani italiani.

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bandiera di guerraLa Bandiera del Battaglione Trasmissioni Folgore, il cui valore fu ereditato e poi passato ai trasmettitori successori, era quella che era stata decorata, con decreto del 24 luglio 1947, di Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la motivazione:

“Nella bonifica di strade e di campi minati, nei lavori di rafforzamento delle posizioni, nel mantenimento dei collegamenti nelle ore più dure della battaglia, artieri telefonisti e marconisti divisero sempre, in nobile gara, il rischio dei posti avanzati e delle pattuglie spinte ad aprire il varco entro il micidiale groviglio delle mine. Coinvolti spesso in combattimento quando l’attrezzo più non soccorse, fanti tra i fanti ne seppero emulare slancio, valore e tenacia. In ogni occasione, nelle linee e nei lavori di immediata retrovia, il Battaglione misto genio “Folgore” riaffermò sempre la nobile tradizione di operosità e di gloria dell’Arma”.
Villa Santerno, Senio, Sillaro – marzo 1945 – C. Grizzano, 19 aprile 1945.

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frasi Folgore cippo
I comandantiBtg Tx Folgore - Uff 21

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Un pò di storia della De Dominicis..

La “nostra DeDo” fu costruita nel 1910 su un’area di circa 80.000 mq per la Cavalleria e ospitò negli anni diversi reparti tra cui i gloriosi “Lancieri di Novara”.
linea Piave 1Non ci dato sapere come fu utilizzata durante la Grande Guerra; sicuramente ospitò quegli eroici Corpi che combatterono, e vinsero dopo Caporetto, l’esercito più agguerrito dell’epoca in tante cittadine venete e friulane, (Casarsa, Cormons, Gemona, Codroipo, Tagliamento, ecc.), i cui nomi sono anche nei nostri ricordi legati alle “manovre”, agli anfibi e tute mimetiche.
E senz’altro ospitò ancor più soldati al tempo delle battaglie del Piave che videro Treviso, vicinissima al fronte, minacciata direttamente di invasione, e la sua provincia (Montello, Nervesa, Isola dei Morti, ecc.) scenario di epici e sanguinari sacrifici.
foto DeDo anni 20Sicuramente ancora abitata dalla Cavalleria negli anni ’20 come testimonia una vecchia foto, rintracciata dal Castellucci, del momento in cui il Comandante e la Bandiera dei Lancieri di Novara ricevono la medaglia al V.M. per la battaglia del 30 Ott.1917 a Pozzuolo del Friuli che bloccò l’avanzata nemica consentendo alla III° Armata di ricostituirsi oltre il Piave.
Nel periodo compreso tra le due guerre vi fu senz’altro un “trasloco”; infatti le immagini di vecchia cartolina del Dicembre 1939 attestano che nella DeDo vi era insediato l’11° Reggimento di Artiglieria. Tale Corpo era stato ricostituito a Cormons, il 10 novembre 1939, come 11º Reggimento artiglieria di Corpo d’Armata, articolato su comando, reparto comando, tre gruppi da 105/32 e deposito e posto alle dipendenze dell’XI° Corpo d’Armata di Udine. Nel corso del secondo conflitto mondiale il deposito del reggimento ha costituito e mobilitato numerose unità. Il 1º febbraio 1940 viene costituito l’11º Raggruppamento artiglieria di Corpo d’Armata che prese parte, inquadrato nel Corpo d’Armata Alpino alle operazioni sul fronte russo dove, per il comportamento dei suoi artiglieri, ha meritato una medaglia d’argento al valore militare. Durante la ritirata costituiva la formazione di coda del 5º reggimento della gloriosa Divisione Alpina “Tridentina” i cui superstiti sono rientrati in Patria solo nel marzo 1943.
DeDo 1939 bn
Ma i nomi ricorrenti legati alla sua storia più recente sono sicuramente quelli di Folgore (tratto dalla originaria 185° Divisione Paracadutisti Folgore) e di 184° (tratto dall’originaria 184° Div.Paracadutisti “Nembo”) a loro volta uniti ai nomi di Collegamenti o Trasmissioni.
Una storia “comparata”, ci può far ricordare quali furono i reparti che negli anni vi alloggiarono e gli eventi che li interessarono (colorati i “padroni di casa”, normali gli “ospiti”):
• 29.03.1951 – 31.10.1953 – Battaglione Collegamenti “Folgore” della 185° Div. Folgore
…* 1952 – 1962 la Sezione CC Divisionale “Folgore”
• 01-11-1953 – 31.10.1958 – 184° Compagnia Collegamenti della 184° Div. Nembo
01.11.195831.12.1975Battaglione Trasmissioni “Folgore” della Divisione Folgore
…* 1960 – 1989 – 513^ Sezione di Magazzino del 7° Deposito Territoriale
…* 1962 – 1965 – XIII° Battaglione Fucilieri della 3^ Brigata Missili
– dal 1.1.1964 la ferma viene ridotta da 18 a 15 mesi.
– dal 1.1.1976 la ferma viene ridotta da 15 a 12 mesi.
• 01.01.1976 – 30.11.1993 – 184° Battaglione Trasmissioni “Cansiglio”, così rinominato il precedente dopo la ristrutturazione del 1975 dell’E.I. per la quale la Folgore diventa Divisione Meccanizzata Folgore con “supporto” del suddetto. Riceve la Bandiera di Guerra e lo Stemma Araldico.
…* 1976 – 1986 – Comando Trasmissioni della Divisione Meccanizzata “Folgore”
– La Divisione Folgore viene sciolta il 31 Ott. 1986, per la riorganizzazione dell’E.I. con l’abolizione del livello divisionale ma il “Cansiglio” resta tale fino al 1993 ma alle dipendenze del V° C.d’A.  … da allora nella DeDo non risuona più il grido “Folgore”!
– 6 maggio 1976, terremoto in Friuli. La Divisione fu impegnata nei soccorsi.
…* 1986 – 1993 – Gruppo di Lavoro Telematico del V° C.d’A.
– dal 1.12.1993, la Bandiera di Guerra lascia la Caserma inviata al museo delle bandiere di Roma.
• 01.12.1993 – 31.12.1998 – Centesperimat – Centro Telematico Sperimentazioni, Rifornimenti e Riparazioni Materiali delle Trasmissioni sotto il Comando Logistico Nord. Viene fornita di Bandiera di Guerra che manterrà fino allo scioglimento.
– dal 1/1/1997 la ferma viene ridotta da 12 a 10 mesi.
– 30 dicembre 1997 viene sancita la nascita dell’Arma delle Trasmissioni.
• 01.01.1999 – 31.12.2016 – 184° Reggimento di Sostegno Telecomunicazioni “Cansiglio” del Comando Logistico Nord e la Bandiera di Guerra del vecchio 184° Btg Trs Cansiglio torna alla Caserma.
– dal 16.3.2000 è possibile il servizio militare femminile volontario.
– dal 1.1. 2005 il servizio militare diventa solo volontario.
• 01.01.2017 – ………… – 184° Battaglione di Sostegno Telecomunicazioni “Cansiglio”, il Reggimento ridiventa battaglione del Comando Logistico Nord.

…E DAL 2011 OSPITA ANCHE IL RADUNO NAZIONALE DEI SUOI TRASMETTITORI!!
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La Caserma è intitolata al Capitano di fanteria Domenico De Dominicis del V° Battaglione Indigeni Eritrei, caduto a Maharuga in Libia a Natale del 1913.
De_Dominicis_mortoEx-allievo della Scuola Militare Nunziatella di Napoli, fu ufficiale dei Battaglioni Ascari durante le operazioni militari in Libia susseguenti la guerra italo-turca, sotto il comando del colonnello Miani. Impegnato in combattimento il 24 dicembre 1913 nella regione del Fezzan, in località Maharuga (oggi Qarat al Mahruqah, nel distretto di Wadi al-Shatii), guidò valorosamente i propri uomini, rimanendo tuttavia gravemente ferito. In seguito al suo decesso, avvenuto il giorno successivo, fu inumato in località Brach, a poco più di 26 chilometri dal luogo dello scontro.
tomba de dominicisIn seguito all’abbandono della zona da parte delle truppe italiane nel 1914, la tomba fu lungamente perduta. Circa quindici anni dopo, il 24 novembre 1929, essa fu ritrovata dalle truppe della colonna Graziani, ed in particolare dalla colonna dello Sciueref al comando di Amedeo di Savoia-Aosta, Duca delle Puglie, che riconquistò l’area di Brach. All’ispezione, la tomba risultava pressoché intatta. All’interno, la salma di De Dominicis si presentava ancora parzialmente intatta, e fu possibile riconoscerne i capelli biondo-castani e parte della divisa, quali “i gambali, lembi di camicia kaki, d’uniforme, una falda del casco, le controspalline coi distintivi del V° Eritreo e qualche bottone della giubba”.
La salma fu traslata al Mausoleo delle Medaglie d’Oro di Tripoli e poi al Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari. Insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla memoria nel Marzo 1915 con la seguente motivazione:

cap_de dominicis“Guidava con grande slancio ed ardire la sua Compagnia nell’attacco ed in parte nel lungo inseguimento. Richiamato, poi, su un altro fronte per salvare una Sezione di Artiglieria minacciata da imminente pericolo di accerchiamento, animosamente affrontava con la sua Compagnia, allo scoperto, numerosi nemici trincerati a brevissima distanza, salvando i pezzi e fermando l’aggiramento.
Cadeva gravemente ferito e moriva il giorno dopo”

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… e ancora, sulla Storia delle Trasmissioni (e dei Trasmettitori)…

Leggiamo insieme, con il dovuto rispetto, quanto riportato nelle pagine del sito ufficiale dell’Esercito in proposito:

FESTA: 20 giugno – anniversario della Battaglia del Piave (1918).
PATRONO: San Gabriele Arcangelo (29 settembre).
CONCESSIONE BANDIERA: decreto 30 giugno 1998.

Nasce come Specialità dell’Arma dei Genio e già nel 1883, nel 3° reggimento Genio di nuova costituzione, sono inserite due brigate telegrafisti (i battaglioni di allora) preludio alla trasformazione in reggimento telegrafisti. Il deposito di quest’unità mobiliterà la massa dei reparti per i collegamenti operanti durante la guerra 1915 – 18.
trasmettitore old 3Riconosciuta la validità e l’importanza di avere a disposizione unità destinate esclusivamente alla gestione dei collegamenti, sono costituiti fra il 1918 ed il ’19 un nuovo reggimento telegrafisti, dal 1919 al ’26 i battaglioni telegrafisti di corpo d’armata, dal 1926 due reggimenti radiotelegrafisti, al cui scioglimento nel 1932 i battaglioni sono inquadrati nei reggimenti genio.
Nel corso del secondo conflitto mondiale sono mobilitate compagnie telegrafisti, radiotelegrafisti, teleradio, battaglioni misti collegamenti, e le compagnie inserite nei battaglioni misti del genio. Passa la guerra e la specialità, seguendo lo sviluppo tecnologico, cresce a sua volta di importanza.
Il 16 maggio 1953 alla Specialità Collegamenti del Genio è data la denominazione di Trasmissioni e trasformata in specialità autonoma. Conseguentemente nell’ambito delle grandi unità hanno vita battaglioni e compagnie trasmissioni.
La legge 30 dicembre 1997 sancisce la costituzione dell’Arma delle Trasmissioni che attualmente comprende undici reggimenti ripartiti in un Comando Trasmissioni ed Informazioni dell’Esercito e quattro Brigate Trasmissioni oltre alla componente trasmissioni dei Reparti Comando.
Come previsto dal D.M. in data 1° giugno 1999, la nuova Arma delle Trasmissioni è articolata su due specialità: specialisti in telematica e specialisti in guerra elettronica.

e ancora:
Nata come specialità “Telegrafisti” dell’Arma del Genio, l’Arma delle Trasmissioni è una delle trs_homeArmi a maggior valenza tecnologica della Forza Armata. Chiamate ad un impegno sempre crescente di necessità di collegamenti sicuri, veloci e durevoli, le Trasmissioni hanno sviluppato enormi capacità professionali soprattutto dopo l’apertura della stagione delle missioni internazionali in ogni angolo del globo.
Non dimentichiamo infatti che le Trasmissioni hanno partecipato e partecipano in virtù della loro specificità basilare nelle strutture di comando e controllo a tutte le missioni fuori area garantendo sempre i collegamenti con i Comandi in Patria da qualsiasi teatro abbia visto lo spiegamento dei contingenti nazionali. La professionalità degli appartenenti a quest’Arma, l’altissima valenza operativa ne fanno una componente basilare della Forza Armata.

Ed ecco alcuni dei mezzi oggi in dotazione:
Land Rover AR 90 – VM 90T – VTLM Lince – BV-206 – Shelter UEO 2 per Posti Comando
Stazione Radio Digitale HF di Grande Potenza CNR2000 – Complesso Ponti Radio PR6-190/N
Term. Satellitare Portatile in Banda SHF TST 101/X – Term. Sat. Campale TST 111/X
Term. Sat. Multibanda Carrellato TSM 231 – Sistema Sat. Multibanda TSM 305/S
Term. Sat. Multibanda TSM 301 – Centrali Digitali CD115WB, CD145 e CD141
Multiplex a media capacità MT 301 – Multi Protocol Switch MPS 115 e MPS 145
Multiservice Switch Router MSR 165 – Terminazione di Linea Ottica MT 327
Stazione di Energia Mobile GE-9/765 10/20 kW e 25 kW – Stazione di E.M. GE-9/765-3-CE 50 kW

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Storia dell’Arma delle Trasmissioni – articolo pubblicato da ANGET di Bologna:

fregio esempio 3c - su tessutoIn Italia, l’impiego dei primi militari nel settore delle telecomunicazioni, avvenne nel corso della seconda guerra d’indipendenza allorché l’Armata Sarda realizzò una linea telegrafica per collegare la sede del Quartier Generale Piemontese alle città di Casale Monferrato, Alessandria e Novi. Nella successiva campagna relativa alla terza guerra d’indipendenza (1866) per la realizzazione di linee telegrafiche l’Esercito Italiano impiegò personale civile militarizzato, e avviò anche studi per la realizzazione di sistemi telegrafici campali e, contemporaneamente alle disposizioni per l’istituzione di uno specifico servizio e la diramazione delle istruzioni per l’impiego dei nuovi materiali, venne stabilito di inserire la nascente Specialità dei Collegamenti nell’Arma del Genio.
Successivamente tutto il settore subì una rapida evoluzione con lo sviluppo della telefonia, della radiotelegrafia e della radiofonia; la necessità di realizzare collegamenti telefonici e radiofonici di qualità e sicurezza sempre crescenti per permettere ai Comandi di ogni livello di poter esercitare al meglio la propria azione di Comando e Controllo sulle unità dipendenti nonché di ricevere le informazioni necessarie per sviluppare i piani d’azione ritenuti maggiormente idonei, subì un continuo incremento sia durante il primo che il secondo conflitto mondiale.
Fino ai primi anni cinquanta del XX secolo nell’Esercito Italiano tali attività continuarono ad essere espletate dall’Arma del Genio tramite la Specialità dei Collegamenti.
L’Arma del Genio era uscita dalla seconda guerra mondiale enormemente ingrandita nei compiti e nella struttura tecnica ed ordinativa. Alla molteplicità e complessità dei compiti ai quali l’Arma era chiamata, mentre negli eserciti delle principali Nazioni aveva corrisposto una notevole specializzazione del personale, nell’Esercito Italiano permanevano dubbi e perplessità sull’ordinamento più appropriato da adottare.
Fin dall’inizio della ricostituzione dell’Esercito dopo l’8 settembre 1943, si impose però una scelta indifferibile: la distinzione dell’Arma in due grandi branche, quella tradizionale inerente ai lavori viari, alle opere di fortificazioni, alla realizzazione ed alla bonifica di campi minati, e quella inerente ai “collegamenti” (o alle trasmissioni, come in seguito verranno denominati questi ultimi) sia su filo che via etere. Non si giunse subito nell’immediato dopoguerra alla separazione delle due suddette branche, anche se per la riqualificazione degli ufficiali, dei sottufficiali e dei militari di truppa da immettere nei reparti del Genio inquadrati nei Gruppi di Combattimento, equipaggiati con materiali ed armamenti inglesi, che verso la fine del 1944 entrarono in linea sul fronte italiano, vennero predisposti Enti di addestramento diversi per le specialità degli artieri (232° btg. artieri a Bracciano) e per quella dei collegamenti (Scuola Autonoma Italiana Collegamenti Radiotelegrafisti di Nocera Inferiore e Scuola Telegrafisti di Francavilla Fontana.
Già verso la fine del ’46 l’allora Capo dello S.M.E. Gen. Cadorna, nell’intento di rinforzare le cinque divisioni binarie di fanteria, che in quel momento rappresentavano l’intera componente dell’esercito di campagna, dispose la costituzione in ogni divisione di due battaglioni del Genio, uno della specialità artieri e uno della specialità dei collegamenti.
Dopo l’ingresso dell’Italia nell’Alleanza Atlantica (24 agosto ’49), la ricostituzione dell’Esercito procedette più rapidamente (grazie anche agli “aiuti” americani di materiali più moderni di quelli inglesi) e il confronto con l’organizzazione degli altri eserciti occidentali portò alla decisione di separare le due predette branche, tanto che, in un progetto di riordinamento dell’Esercito preparato dallo S.M.E. verso la fine del 1950, si trova scritto “si prevede la prossima costituzione dell’Arma delle Trasmissioni per scissione dall’Arma del Genio”.
La scissione maturò verso la fine del 1952. Il 1° ottobre venne istituita, alle dirette dipendenze del Capo dello S.M.E., la carica di Ispettore per i Collegamenti con un proprio Ufficio denominato Ufficio dell’Ispettore per i Collegamenti. Tali provvedimenti sancirono in pratica lo scorporo della Specialità dei Collegamenti dall’Arma madre del Genio.
Il 4 dicembre del 1952, in occasione della cerimonia per la ricorrenza di S. Barbara, Patrona dell’Arma del Genio, tenutasi alla Cecchignola di Roma presso la Scuola Genio Collegamenti, tutti gli appartenenti della Specialità dei Collegamenti indossarono, per la prima volta, le nuove mostrine.
Con la circ. 1185-R/Ord. del 16 maggio 1953 lo S.M.E. assegnò la denominazione di “Arma delle Trasmissioni“. Tale provvedimento, esecutivo dal 1° giugno dello stesso anno, segnò pertanto in pratica la nascita della nuova Arma, anche se per il riconoscimento giuridico e la separazione dei “ruoli” tra il personale appartenente all’Arma del Genio e quello transitato nella nuova Arma delle Trasmissioni occorrerà attendere ben 44 anni. Dal 1° giugno 1953 l’Ispettore per i Collegamenti assunse la denominazione di “Ispettore delle Trasmissioni” e il relativo Ufficio fu chiamato: Ufficio dell’Ispettore delle Trasmissioni (assumerà la denominazione di Ispettorato delle Trasmissioni solo nel 1961). Anche tutte le unità, nonché i Comandi e gli Enti in precedenza denominate “Genio Collegamenti” o più semplicemente “Collegamenti” mutarono detta denominazione in “Trasmissioni”.All’Arma delle Trasmissioni vennero demandate “in toto”:
• l’organizzazione, l’impianto e l’esercizio dei sistemi di TLC dell’Esercito, sia territoriali
(rete infrastrutturale) che operativi (reti campali), nonché di quelli territoriali Interforze;
• l’attività di “Guerra Elettronica” relativa alle comunicazioni;
• la formazione e l’addestramento dei quadri e degli specializzati in telecomunicazioni e in guerra elettronica sia appartenenti all’Arma delle Trasmissioni, sia appartenenti alle altre Armi dell’Esercito (Carabinieri inclusi) nonché ad altri Corpi Armati dello Stato (Guardia di Finanza, Polizia di Stato).bandiera di guerra TrsNegli ultimi cinquant’anni, l’Arma delle Trasmissioni ha seguito l’evoluzione dell’Esercito che, con l’adozione del Nuovo Modello di Difesa è diventato un Esercito Professionista. Con l’avvio della nuova struttura, l’Arma aveva ottenuto anche quel riconoscimento ufficiale che ancora le mancava, culminato con la consegna della Bandiera di Guerra…. e l’articolo prosegue con altre interessanti annotazioni; scarica l’intero articolo oppure vedi sul sito ANGET..

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