I nostri simboli

Il nostro Battaglione Trasmissioni “Folgore” compare in buona e grande compagnia già nell’elenco dei “Corpi Disciolti” edito dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito nel 1995. Alcune delle cose restano però è ancora “vive” e altri uomini in divisa ora le custodiscono nella Caserma De Dominicis… si tratta dei valori che una bandiera rappresenta.
Ai nostri tempi ben pochi militari ebbero occasione di vederla… come una reliquia chiusa in un mobile a vetrina, si trovava in un angolo dell’ufficio del Ten. Colonnello Comandante del Battaglione.
Quella bandiera era stata sui campi di battaglia all’inizio del 1945 portata dal 184° Battaglione Misto Genio comprendente la “Compagnia Collegamenti”. Questi facevano parte del Gruppo di Combattimento “FOLGORE”, unità dell’Esercito Cobelligerante Italiano, appena costituitasi anche con la partecipazione di componenti della gloriosa Divisione di El Alamein. Fu il 1° marzo 1945 che quella “Compagnia Collegamenti” raggiunse il fronte e partecipò ai combattimenti sulle posizioni delle valli del Senio e del Santerno in sostituzione di una G. U. Britannica. Terminato il conflitto, già il 15 ottobre 1945 quel “Gruppo” si trasformò in Divisione di Fanteria Leggera “FOLGORE” (per alcuni anni fu vietato all’Italia di avere truppe paracadutate) e la Compagnia suddetta in Battaglione Collegamenti “Folgore” e, per il valoroso comportamento in battaglia di quei nostri predecessori, la Bandiera del Battaglione fu decorata, con decreto del 24 luglio 1947, di Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Quell’eroico simbolo, rappresentante dunque il sacrificio di tanti valorosi giovani, fu ereditato dal nostro Battaglione Trasmissioni “Folgore” che seppe custodirlo con onore e poi integrato di altri insiti valori, consegnarlo al successore Battaglione Trasmissioni “Cansiglio”, supporto della Divisione Meccanizzata FOLGORE derivato nel 1976 dalla sua trasformazione.
Il motto riportato nel crest è: “Tenace, Infaticabile, Silente“.
Il nostro Battaglione Trasmissioni “Folgore” non ebbe nella sua breve esistenza (1958-1975), come tante delle altre storiche unità dell’Esercito Italiano descritte nel volume di cui sopra, un proprio stemma araldico. Non per caso però tutti i suoi riferimenti li troviamo riportati nello stemma del successore “Cansiglio” che fu creato per il decreto 7 settembre 1977… infatti sappiamo che il progetto fu dell’allora Aiutante Maggiore Aleardo Guerra che era giunto in forza al “Folgore” nel marzo del 1973! Eccone la rappresentazione:

Lo Scudo è diviso in 4 settori e sormontato da Corona Turrita. Il nastro azzurro annodato alla corona rappresenta la ricompensa al valor militare ricevuta nel 1947.
1° quarto – stemma di Tarquinia, città nella quale si costituì nel 1937 il primo reparto dal quale il battaglione trae le origini.
2° quarto – la “folgore” e il “silfio”, pianta estinta della Cirenaica, simboleggiano il legame storico fra il Battaglione e la Divisione “Folgore” nella quale la “Compagnia Collegamenti” era inquadrata e l’Africa Settentrionale ove operò nel secondo conflitto mondiale.
3° quarto – è il distintivo di partecipazione alla Guerra di Liberazione alla quale prese parte come “Compagnia Collegamenti” del 184° Battaglione Misto Genio.
4° quarto – stemma di Treviso, città nella quale il Battaglione ha preso sede nel 1951.
La Lista bifida dorata riporta il motto: “VIVIDA FOLGORE VIVIDO INGEGNO”.