Col servizio militare obbligatorio, mentre i più andavano a formare i Plotoni e le Compagnie dei vari Corpi, una parte dei giovani, dopo una selezione tecnico-fisica, veniva addestrata per assumersi maggiori responsabilità come ufficiali o sottufficiali di “complemento”. Erano coetanei dei loro futuri sottoposti e come loro vivevano le fatiche, l’ansia e la disciplina della vita militare.
Un nostro “ex-sten” del ’68, Umberto Baldini, ci racconta i suoi ricordi…
A quei tempi, i reparti di destinazione erano fondamentalmente di due tipi: reparti territoriali e reparti operativi; secondo voci che circolavano, nei reparti territoriali si “faceva la pacchia” perché si occupavano soprattutto
Dopo due settimane arriva l’attesa promozione a sottotenente e con essa la destinazione: Battaglione Trasmissioni “Folgore”, Treviso! Giuro che in quel momento mi caddero le braccia: se il reparto territoriale, che doveva essere di tutto riposo, si era rivelato così sgradevole, cosa mi sarei dovuto aspettare in mezzo a una banda di esaltati!
Ma quel 10 Luglio ‘68 varcammo insieme il portone della caserma con un certo timore!
E qui la prima bella sorpresa… una caserma a “misura d’uomo” (dopo le gigantesche Perotti e Pierobon) e con un solo battaglione di due compagnie (di massima, una per tx via radio e una via cavo). Poi, varcato l’ingresso, la piacevole sensazione nel notare l’ambiente: passato un boschetto di alberelli con una bella fontanella e dietro di esso un campo di calcio, appare l’edificio principale, certamente vecchiotto ma in buono stato, e altri edifici
E ancor più che l’ambiente, mi stupì subito l’atmosfera di cordialità: fui assegnato alla seconda Compagnia e Colonna alla prima e subito presentati ai rispettivi comandanti, Cap. Diasio e Cap. Frasca (futuro Generale), e ai colleghi “anziani” Donazzan e Manerba, prossimi al congedo, e ai “due stelle”, Seccia (futuro Generale), Pallottini (futuro Generale), Epifani (futuro Generale), Spagnolo, Mancini e all’uff. medico Dott. Cardelli. Dopo pochi mesi dal nostro arrivo, il Cap. Diasio venne trasferito e il comando della 2° Comp. fu assunto dall’allora Ten. Seccia che si dimostrò anch’esso un ottimo comandante, oltre che a rimanere un grande amico!
Con tutti quei colleghi vi fu sempre cordialità e affiatamento: l’unico ufficiale che incuteva soggezione, ma forse era giusto così, era il comandate del Btg, il Ten. Col. Omero Pettricci!
E quindi, quello che temevamo fosse un ambiente duro e ostico, si dimostrò nei fatti molto socievole e financo amichevole; certamente si lavorava sodo: manovre, esercitazioni e non mancavano corsi, addestramenti e servizi che però risultavano anch’essi sopportabilissimi
Quando infine ci congedammo, lasciai la caserma convinto che ben difficilmente avrei avuto l’occasione di rivederla, perché da subito i pensieri erano tornati ad occuparsi della famiglia e del lavoro per il quale, grazie a una convocazione della Zanussi di Pordenone, dovetti presto “emigrare” dalla mia originaria Modena. Dopo aver cambiato diverse occupazioni, sempre in campo elettronico, e approdato all’insegnamento, conobbi occasionalmente il Col. Rizzello, grazie al quale potei organizzare una visita alla “Dedo” con i miei allievi. Che emozione in quel primo rientro!
E non fu il solo. Tanti anni dopo infatti, ormai felice nonno, ritornai in visita con un gruppo di radioamatori della sezione A.R.I. di Pordenone e lì venni a conoscenza dei raduni di ex “Folgorini” che da alcuni anni andavano realizzandosi.
Nei cinque mesi trascorsi come sten alla DeDo, avevo conosciuto anche tanti bravi giovani coetanei in gamba che prestavano servizio come soldati o graduati, marconisti, autisti, stenditori, telescriventisti, cuochi, furieri, ecc. dei quali mi è impossibile ricordare ora tuti i nomi ed è proprio grazie soprattutto all’iniziativa di alcuni di
Dal 2015 non sono mai mancato; quest’anno, come lo scorso, la pandemia ci ha bloccato ma speriamo nel prossimo (ma soprattutto speriamo risparmi noi vecchietti!) e intanto teniamo acceso il ricordo e l’orgoglio di aver vissuto in quel modo quel periodo tanto importante per la formazione della nostra vita!
Ten. Umberto Baldini, Pordenone, 16 Marzo 2021.
…quelli di “complemento” raccontano…
…quelli di “complemento” raccontano…ultima modifica: 2021-03-20T19:52:47+01:00da
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