89° Reggimento di Fanteria Salerno… altri ricordi

Per molti di quelli che diverranno in seguito i “Folgorini” del Battaglione Trasmissioni Folgore, le caserme dell’89° Reggimento rappresentarono il primo impatto con la vita militare. Per questo e per il repentino, e notevole, mutamento di vita, quel nome è rimasto impresso nella memoria e basta poco perché riemerga riportando alla luce fatti lontani nel tempo. Le segnalazioni dei commilitoni, Dante Gianoli e Renato Scapin, ci ricordano due di questi avvenimenti capaci di suscitare sentimenti diametralmente opposti: simpatico il primo – Arma di Taggia 1957 – ma veramente tragico il secondo – Savona 1967. 89° - Banfi89° - Bargeggi c

Per quelli che l’89°….

In articoli precedenti si era parlato dell’89° Reggimento Fanteria, del suo glorioso passato, delle sue caserme sparse per la Liguria, ecc. e questo per ricordare ai tanti Folgorini” dove, con facce da sbarbati, hanno imparato a marciare, a sparare, a tirar bombe e “accidenti” a superiori e commilitoni! Ora si presenta un’occasione ghiotta per riparlarne perché un ben noto “nonno” CM Gianni (che in questi anni si è sbattuto da mattina a sera per rimettere insieme un po’ i cocci di quegli sciamannati che costituivano il Battaglione Trasmissioni Folgore) si è ritrovato in mano un pezzo di Storia. Molti giovani partivano allora con l’entusiasmo dei vent’anni e orgogliosi di poter dimostrare a sé stessi e al mondo di essere in grado di “servire il Paese”… erano i tempi in cui ancora qualche nonna ricordava: “chi non è buono per il Re non è buono neanche per la Regina….“. E’ vero che c’era la guerra in Vietnam, dove giovani come noi venivano massacrati ogni giorno, la guerra tra Israele e i Paesi Arabi, gli attentati in Alto Adige e poi anche quelli delle Brigate Rosse e guerriglie in ogni dove… ma i giovani italiani sarebbero stati “pronti”! E quel piccolo seme di orgoglio, per chi lo seppe cogliere, fu alimentato proprio in quel primo periodo di vita militare quando ci si “rese conto” di essere parte di una comunità molto più grande della nostra città. Le strutture e l’organizzazione dell’89° accolsero allora migliaia di giovani insegnando loro cos’era una SRCM, un Garand o un Mab ma anche a condividere gioie e dolori, a marciare e, perché no, anche a cantare insieme.

E allora, ripensando a quegli, a volte, impegnativi momenti si risentano queste note dell'”Inno dell’89° Reggimento Fanteria Salerno” che spingono al coraggio e all’audacia… le parole oggi suonano un po’ troppo retoriche e “datate”… forse come lo sono, oggi, i giovani di allora!

Oggi l’89° esiste solo nei ricordi di tanti “ex” e anche le sue caserme sono in abbandono… è arrivato da tempo per loro il 90°… di calcistica memoria!!

89° Reggimento Fanteria “Salerno”

Da Fb pubblico:
“- A.P. – 50 anni fa cominciava il mio periodo di naja partendo dalla caserma Turinetto di Albenga per il Car, poi San Giorgio a Cremano e quindi a Treviso al Battaglione Trasmissioni Folgore.
Un carissimo ricordo e saluti a tutti i commilitoni. Folgore!!!!
– G.S. – Più o meno il mio stesso percorso, solo che io ero alla Piave e poi al Battaglione Trasmissioni infine al Quartier Generale Folgore a Treviso. Anno 1967/68.”
……..

mostrina 89°E in effetti la stragrande maggioranza dei militi del Battaglione Trasmissioni Folgore erano stati “forgiati” (che parolone) nei C.A.R. dell’89° Reggimento Fanteria “Salerno”. Probabilmente in quella circostanza nessuno si prese la briga di raccontare alle “spine” la storia di quel Corpo, del quale erano chiamati a far parte, e le storie di coloro che sotto quella bandiera, a costo di grandi sacrifici, avevano meritato tanti riconoscimenti da parte dello Stato Italiano.
L’89º Reggimento “Salerno”, come parte dell’omonima Brigata, era stato costituito addirittura nel 1884 e nel 1887 era già su un campo di battaglia per l’Italia che allora, all’indomani dell’unità nazionale, già cercava spazi in Africa come le più grandi e antiche nazioni. E, in Eritrea, nel 1896 partecipò alla Battaglia di Adua.
Ma non solo in guerra… In occasione del terremoto calabro-siculo del 1908 si distinse nell’opera di soccorso con tale abnegazione e sprezzo del pericolo da meritare la ” Medaglia d’oro di benemerenza ” che costituisce la prima fronda d’alloro per la sua Bandiera.
89° stemma 2La prima medaglia d’argento al V.M. la riceve in Libia durante la guerra italo-turca il 27 febbraio 1912.
Durante la guerra 1915-1918 i suoi fanti si distinguono prima sul Carso, poi sul Grappa poi di nuovo sul Carso prima di trasferirsi in Francia, nelle Argonne prima e sulla Marna poi; ovunque, a costo di enormi sacrifici ma con grandi esempi di eroismo, conquistando medaglie e riconoscimenti.
In tempo di pace, l’89º prende sede a Genova ma, allo scoppio della 2° guerra mondiale, viene subito coinvolto a Mentone e poco dopo passa in Russia nei ranghi della Divisione Cosseria. E anche là vi saranno grandi dimostrazioni di coraggio ma ne uscirà decimato. Il “Salerno” riuscirà a tornare in patria solamente verso la fine di aprile del 1943. Trasferito in Toscana per potersi riorganizzare, viene però sciolto all’atto dell’armistizio dell’8 settembre.
Il 1º luglio 1958 il reggimento viene ricostituito con il Comando ad Imperia, con la denominazione di 89º Reggimento Fanteria “Salerno” C.A.R. e composto da quattro 89° posizioni casermebattaglioni così suddivisi in sette caserme liguri:

• Imperia – caserma Pietro Crespi
• Arma di Taggia – caserma G.B.Revelli
• Pieve di Teco – caserma Sebastiano Manfredi
• Albenga – caserme – Piave e – Aldo Turinetto
• Diano Castello – caserma Bruno Camandone
• Savona – caserma Bligny

Nel 1976, per la riforma dell’E.I. (quella che porterà anche al cambio del nome e funzioni del Battaglione Trasmissioni Folgore), il reggimento viene trasferito a Salerno nella Caserma A.Cascino (ora D’Avossa), dove rimane fino al 31 Gennaio 1991 quando viene sciolto e cede il posto al 19º Reggimento Cavalleggeri Guide.
Il 23 novembre 1980, era stato tra i primi reparti dell’esercito ad intervenire in Irpinia in aiuto delle popolazioni funestate dal terremoto.
Il medagliere di questo glorioso Reggimento è lungo quanto la sua Storia.

Per saperne di più, vedi: 89° Reggimento Fanteria “Salerno” oppure vai su Wikiwand

Cara la nostra vecchia DeDo…

Mentre la nostra “vecchietta” è in piena forma, ben tenuta e piena di vita, non si può dire altrettanto di molte delle altre caserme frequentate dagli ex-trasmettitori come la maggior parte di quelle liguri dell’89° Rgt Salerno rimaste vuote dopo il suo trasferimento nel 1976. Queste, dopo che lo Stato, grazie alla legge sul Federalismo Demaniale, ne aveva passato la proprietà agli Enti locali in cambio di un serio progetto di riqualificazione, sono rimaste abbandonate al degrado. E vediamo la situazione:
Imperia – caserma Pietro Crespi
Imperia, raccolta firme contro la trasformazione della ex-caserma in centro per migranti: “Non vogliamo diventare come Ventimiglia”
LaStampa, 12 Nov.2018 Un blitz dei carabinieri ha individuato senzatetto che avevano cercato rifugio nell’ex caserma Crespi. È l’ennesimo episodio…
ImperiaTv, 20 Nov.2019 – L’Agenzia del Demanio provvederà agli interventi sulla Palazzina Comando, dell’ex Caserma Crespi, che ospita gli uffici della Ragioneria e dell’Archivio di Stato….
Ma, mentre la palazzina d’ingresso è occupata dai VV.FF. e la palazzina Comando da uffici statali, il grosso, l’edificio principale, resta in abbandono e degrado…!01 Imperia
Arma di Taggia – caserma G.B.Revelli
… circa 600mila metri quadri, passati dall’agenzia del Demanio a Comune e Provincia… Sanremo News.it:
23 ottobre 2018: ex Caserme Revelli, entro 15 giorni via ai lavori. La Giunta approva una variazione di bilancio….
– 17 settembre 2019: ex Caserme Revelli nel completo degrado…!
02 Arma x2
Pieve di Teco – caserma Sebastiano Manfredi
L’edificio, a monte dell’abitato è sull’area già occupata dal castello dei Marchesi di 03 PieveClavesana nel 1472. Distrutto nel 1625 (conflitto tra Genova e Savoia), ricostruito nel 1645 e occupato dal Convento delle Agostiniane. Espropriato nell’Ottocento e trasformato in caserma dedicata a Sebastiano Manfredi, caduto in Africa nel 1896. Vari reparti Alpini passeranno da questa caserma prima dell’89°. Acquisita e restaurata dal Comune è oggi Spazio Aggregativo d’Arte Cultura e Storia. Ospita un Museo delle Maschere, un auditorium, una sala espositiva, servizi socio-culturali e dal 2014 l’Ist. Tecn. Commerciale Statale.
Albenga – caserma Piave
Il Comune ha venduto alcuni anni fa l’ex Caserma Piave per 4,2 milioni di euro alla CDP. 04 Albenga PiaveAttorno all’immobile si è ipotizzata ogni genere di destinazione d’uso, dalla realizzazione di un complesso ricettivo-residenziale, alla creazione di un Centro di Identificazione ed Espulsione dei migranti, a Polo Scolastico o Tecnologico-sperimentale, Accademia militare ed altro ancora.
Ma aldilà di congetture più o meno fantasiose resta il fatto che non è dato sapere il futuro di uno dei simboli della città, caduto nel frattempo in assoluto degrado.
Albenga – caserma Aldo Turinetto
La riqualificazione è stata oggetto di studio delle varie amministrazioni provinciali e comunali. 05 Albenga TurinettoFiniti nel cassetto i progetti precedenti, nel 2017 è stato bandito un ulteriore concorso vinto dall’architetto albanese Ermal Brahimaj. Al termine del 2019 dovrebbero iniziare i lavori con la demolizione delle strutture esistenti. Nel frattempo è stata usata da varie realtà per i più diversi scopi, anche come sede dei mezzi della nettezza urbana.
Diano Castello – caserma Bruno Camandone
Imperiapost.it, 6 Gennaio 2014 – A.A.A. VENDESI Ex Caserma Camandone con trattativa privata. 06 DianoL’area interessata è molto vasta (120 mila mq con 30 costruzioni. L’area potrà essere trasformata in un complesso turistico ricettivo oppure in una struttura socio-sanitaria assistenziale….
Da allora più nessuna notizia e la storica caserma è in stato di degrado e abbandono.
Savona – caserma Bligny
Ex caserma Bligny è ora Campus Universitario. Lo studio UNA2 di Genova ha completato il progetto di riqualificazione della caserma C.A.R. Bligny e il complesso si è trasformato in un nuovo campus universitario. Complimenti!07 Savona x2Negli scorsi anni l’amico Orazio Rivetti, grande trasmettitore della 2° Compagnia – 1° ’72 e tra i più assidui frequentatori degli annuali raduni, aveva anche pazientemente documentato fotograficamente il disastro in cui il nostro Stato sprecone aveva lasciato tutte le suddette caserme.