Folgore… e poi 184° “Cansiglio”

Il nome “Cansiglio” è legato a doppio filo con la nostra DeDo… ma perché questo nome?
Cansiglio - mappaIl Cansiglio è un vasto altopiano circondato da foreste, situato tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia e diviso tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone, ad un’altitudine compresa tra i 900m e 1200m nella regione dell’Alpago; si tratta di una conca “coronata” da cime rocciose: a sud-ovest il Costa, la Cima Valsotta, il Millifret e il Pizzoc, ad est il gruppo del Cavallo, oltre il quale si trova il Piancavallo. Sono presenti vari fenomeni di origine carsica, in particolar modo doline e inghiottitoi: i più celebri sono il Bus de la Lum, il Bus della Genziana e l’Abisso del Col della Rizza.
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Numerose sono le particolarità: Il microclima (nel 2005, in località “Val Menera” è stata misurata la temperatura minima di -35,4 °C all’altitudine di 905 m.) – I boschi di faggi e abeti rossi e la ricca flora – La prima menzione del luogo risale al 923: in un diploma dell’imperatore Berengario. La Repubblica di Venezia vi insediò un Capitano Forestale per lo sfruttamento delle risorse boschive, utili soprattutto alla realizzazione di remi. Nel 1944/45 si ebbero eventi legati alla guerra partigiana e alcune doline furono utilizzate come le ben più note foibe della Venezia Giulia. – Il Presidente Cossiga era solito trascorrervi le vacanze estive. Vi sopravvive una minuscola isola linguistica dell’antico popolo cimbro. Numerose e di vario tipo sono le manifestazioni sportive che vi si svolgono in ogni stagione (molte volte è stato attraversato dal Giro d’Italia). Abbondante e varia la fauna presente (caprioli, daini, linci, faine, volpi, lepri, scoiattoli, poiane, gheppi, falchi, aquile reali ecc. ecc. e da tempo anche lupi e orsi bruni).
Cansiglio quindi come il luogo storicamente prezioso…
Antichi reperti ci dicono che l’altopiano fu abitato già 10.000 anni fa, ma fino pochi anni fa (2011) era possibile anche vedere “reperti” molto più recenti di una postazione militare (caserma Bianchin) che fu molto importante dal 1964 al 1986. Si ricorda infatti che al Pian del Cansiglio era di casa anche la 1ª Aerobrigata Intercettori Teleguidati con l’Area Lancio del suo 59° Gruppo I.T. che vi teneva proprio lì, nascosti negli hangar (ora sede di Veneto Agricoltura) ma pronti all’uso, i propri missili terra-aria della NATO.
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E ora sappiamo che piani militari segreti del Patto di Varsavia degli anni sessanta, resi pubblici nel 2005, prevedevano un attacco all’Italia attraverso l’Austria con un bombardamento nucleare preventivo sulle città di Vienna, Monaco, Innsbruck, Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Ghedi e Piacenza. Le truppe russe-ungheresi (7 divisioni motorizzate e 3 corazzate, 38 lanciamissili, 214 aerei da combattimento, 121 caccia, 24 aerei da ricognizione e 25 bombardieri con armi atomiche prevedevano di occupare il Nord Italia, attraverso le linee di penetrazione di Tarvisio e della Val Camonica, raggiungendo Brescia e Bologna in 13 giorni di combattimenti attestandosi poi saldamente sull’Appennino tosco-emiliano.
… e Cansiglio quindi anche come uno dei perni della difesa dell’Europa Occidentale…
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In quegli anni, sul sovrastante Monte Pizzoc vi era la sede del distaccamento della relativa Area Controllo del 59° Gruppo I.T. dove venivano fatte le prime prove di allineamento di radar ACQ; per strana combinazione, in quella casermetta ci passò anche la Folgore; essa fu infatti anche la base di una pattuglia della nostra II° Compagnia che montò e gestì un posto relè di ponti radio attraverso il quale transitavano le comunicazioni della Divisione impegnata nelle lunghe manovre estive, da Maggio a Luglio, del 1968 (e a maggio sul Monte Pizzoc nevicava…).
La visuale dalla cima di quel monte è mozzafiato… nelle giornate senza nuvole (poche in verità) si spazia dal Lago di Santa Croce a tutta la pianura triveneta fino al golfo di Trieste!
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Sempre Trasmettitori… ma in tempi diversi!

albergo dedo lanzano Da qualche parte, qualcuno… ma certamente un “giovane” del 184°, ha postato questa immagine della DeDo.
Concetto chiaro e condiviso.

Si va beh, cara “burba”!… ma… letti singoli e non a castello, telo disteso e non ripiegato, armadietti e pure con chiave, camera con porte e magari riscaldata e magari con tutti i vetri sani… ma di che albergo si trattava perché noi ragazzi degli anni ’60 l’avremmo prenotato subito e ci saremmo anche stati più volentieri!!

Scopriamo poi che, nei tempi più recenti, alla DeDo i militi avevano a disposizione una palestra e giocavano a pallavolo!! Possiamo assicurare che negli anni ’60, per il Battaglione Trasmissioni Folgore, la palestra non c’era ma anche se ci fosse stata, con tutte le manovre sempre in corso, sarebbe rimasta vuota!
L’unica alternativa “sportiva” era il campo di calcio spelacchiato dove, ad ogni caduta, la sbucciatura era garantita!
Eppure, ai tempi, c’era nella 2° Compagnia chi ne sarebbe stato felice perchè, alla Scuola Trasmissioni della Cecchignola, aveva preso 5 gg di licenza premio per aver vinto il Campionato di Presidio (allora con 30.000 militari, compresa una Compagnia Speciale Atleti) di pallavolo… e la squadra era formata quasi completamente dalla 7° O.P.R…