Il confine orientale…

Si è citata recentemente la cittadina di Jalmicco… ma nella memoria di molti folgorini rimangono tanti altri nomi che allora ricorrevano parecchio come Cormons, Gradisca, Pordenone, Casarsa, Sacile, Spilimbergo, Cervignano, Cividale, Palmanova, Tarvisio, Villa Vicentina, ecc. ecc. dove si svolgevano le manovre della nostra Divisione.
Sono nomi che riportano ad un unico luogo… il confine orientale dell’Italia.
Probabilmente pochi di quei giovani di leva si rendevano allora conto di frequentare una zona forse la più “tormentata” d’Italia. La guerra, a quei tempi, non era terminata da molto e aveva lasciato degli strascichi di tensioni che avrebbero potuto esplodere in un confronto armato. Di quei giovani erano pochi che erano venuti a sapere delle foibe… un insieme di eccidi di cui si voleva (e qualcuno vorrebbe ancora oggi) celare l’esistenza.
Ancora nel 1975 la visita del Presidente Leone alla foiba di Basovizza aveva suscitato forti proteste jugoslave!!!
Solo nel 2004 è stata emanata dal Parlamento una legge che istituiva il Giorno del Ricordo recitando: “… al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale“.
Nella vicina Istria e Dalmazia era avvenuta da poco una vera e propria “epurazione e pulizia etnica” costata la vita a circa 10mila e l’esodo di 300mila italiani mentre uno pseudo-esercito spostava di notte i confini tracciati da accordi internazionali.
E ancora negli anni ’60, mentre l’opinione pubblica italiana era presa dal boom economico, dai Beatles e dai capelloni, diverse volte i Mig di Tito avevano sforato, impuniti, lo spazio aereo giuliano.
Ma probabilmente non avevano riportato ai loro capi buone notizie avendo rilevato la presenza vicino al confine (estratto da una ricerca di Orazio Rivetti) la presenza di ben 85 caserme di varie armi, missili e… FOLGORE compresi!!
La nostra DeDo era allora in buona compagnia…

…e quante manovre!

Assunta dal 15 ottobre 1945 la denominazione di Divisione leggera di fanteria “Folgore”, è stata una Grande Unità dell’E.I. e ha costituito per un quarantennio una delle colonne delle unità operative del 5º Corpo d’Armata, la più sostanziosa delle strutture poste a difesa della frontiera nord orientale dell’Alleanza Atlantica...
Ma, per poter essere efficienti, le esercitazioni sul campo, le “manovre”, negli anni ’60 erano all’ordine del giorno.passi manovrebuoni prelievo manovre
E, tra una e l’altra, a far manutenzione agli apparati e ripulire i cavi infangati. Certo per i più era decisamente meglio essere sul territorio anche con neve o caldo afoso piuttosto che restare in caserma addetti ai servizi, come p.es. la guardia di notte ai muri perimetrali.
Sandro Grossetti in uno scritto su Fb, ne ricorda alcune del suo periodo (1970):
19 – 26 Agosto aggregato alla caserma Gradisca d’Isonzo (GO) per collegamento con Squadrone Cavalleggeri di Saluzzo in manovra ad Amaro (UD). Qui il mio primo collegamento in telegrafia. La caserma è stata per un periodo CIE ora CARA, purtroppo.
30 Sett.- 7 Ott. Gradisca d’Isonzo (GO) – aggregato alla caserma del 33° Artiglieria
per la manovra che si è svolta ad Avisopoli presso Portogruaro (VE) e Manzinello (UD),
19 – 23 Ottobre Santa Maria la Longa (UD) – Manovra NATO “Black Wedow”,
Rientrato al battaglione il 23, il giorno successivo 24 si ripartirà
E posta l’immagine:

“L’autoradio con cui sono
uscito molte volte,
lo shelter degli anni ’70
“.

della quale riportiamo alcuni interessanti commenti:

Lillo Alessio: – STANAG 4411, il famoso porcellino OM CL.
Sandro Grossetti: – STANAG abbreviazione NATO di Standardization Agreement, pensavo si riferisse solo alle armi.
Gianni Cortinovis: – 4411 era lo Stanag del BTG TRS nel ‘68 tutti gli automezzi lo avevano.
Francesco Maino: – 4411 anche nel 74/76.
Pasquale Grotta: – Ciao Sandro, non ci conosciamo perché alla DeDo sono stato in officina da luglio ’73 a luglio ’74; la cosa che mi ha colpito nella foto è quel fregio “4411 con stemma Folgore” sull’OM alle tue spalle perché di quelli ne avevo dovuto allora ripristinare tanti.