Ahi, ahi… marchiamo visita… ma poi..

Non sempre filava tutto liscio in caserma… Verissimo che, dopo aver assorbito la “micidiale” pozione contenuta nella famigerata “puntura nel petto” (per la quale alcuni erano addirittura svenuti!!), erano veramente rari i malanni che aggredivano i giovani militi nonostante le sudate, le raffreddate e gli strapazzi cui andavano soggetti. (..e un giorno parleremo di quella volta che alla Turinetto di Albenga vennero effettuate le vaccinazioni “per finta”). Ma forse proprio la vita all’aria aperta e i continui impegni erano proprio la miglior medicina per quegli anni.
Però, tanto per non lasciare senza lavoro i tenenti medici (..un saluto a Gajo, Pizzinato, Cardelli, ecc.) e gli infermieri (Segreto, Canciani, ecc.. sempre impegnatissimi come nelle foto) qualcuno si lasciava aggredire da un morbo. Malattie gravissime… infatti, due giorni in branda e poi via di nuovo di corsa in adunata e alla sera coi compagni a far bisboccia!
Ma ecco il racconto particolareggiato di uno di quei casi eccezionali:
Caserma De Dominicis, 11 Aprile 1971 (proprio a Pasqua …accidenti, pensavo) la mattina, finito il turno di guardia, mi ritrovo con il viso pieno di bolle rosse. Mi reco per la prima volta in infermeria e ti trovo altri 7/8 commilitoni anche loro nelle mie stesse condizioni… una bella, anche se piccola, epidemia di scarlattina..
(nota: La scarlattina è una malattia infettiva acuta contagiosa, caratteristica dell’età pediatrica! che, a differenza delle altre come rosolia e varicella, è provocata da batteri anziché da virus. Prima dell’avvento degli antibiotici, la scarlattina però rappresentava una delle principali cause di morte e, talvolta, di complicanze tardive e, spesso, di problemi alle valvole cardiache).
Il tenente medico, preoccupato, ci ordina subito il trasferimento all’ospedale militare di Padova… armi e bagagli e via sul camion… quarantena (si fa per dire.. non certo 40 giorni) per tutti.. affidati alle amorevoli cure del colonnel… cioè di Suor Emira, che ci voleva ogni mattina alla sveglia ai piedi della branda in ginocchio per la preghiera!! E dopo qualche giorno via tutti in licenza di convalescenza di 10 giorni (da unirsi però all’ordinaria… e fu quello l’unico rientro a casa di tutto il servizio).
Al ritorno (pensavo) me la prendo calma… invece appena rimesso piede nella De Dominicis via a preparare armi e bagagli per partire a fare esercitazioni. E così passo tutto il periodo Maggio/Giugno 1971 al campo, nei boschi vicino Sequals (UD) e nella zona di Meduna. Beh, devo dire che mi ero ripreso bene perchè di quell’esercitazione ricordo che a Sequals c’era un apprezzato ristorante: “Al Fogolar”…. e l’abbuffata della sera della festa del 2 Giugno con tutti i commilitoni presenti della 1ª Compagnia! FOLGORE!!”
66 3° 1° comp Segreto old 68 1° 1° comp Canciani old70 3° 1° comp Maiolo old. Cardelli old Gajo old