… sulla Storia delle Trasmissioni (e dei Trasmettitori)…

Leggiamo insieme, con il dovuto rispetto, quanto riportato nelle pagine del sito ufficiale dell’Esercito in proposito:

FESTA: 20 giugno – anniversario della Battaglia del Piave (1918).
PATRONO: San Gabriele Arcangelo (29 settembre).
CONCESSIONE BANDIERA: decreto 30 giugno 1998.

Nasce come Specialità dell’Arma dei Genio e già nel 1883, nel 3° reggimento Genio di nuova costituzione, sono inserite due brigate telegrafisti (i battaglioni di allora) preludio alla trasformazione in reggimento telegrafisti. Il deposito di quest’unità mobiliterà la massa dei reparti per i collegamenti operanti durante la guerra 1915 – 18.
trasmettitore old 3Riconosciuta la validità e l’importanza di avere a disposizione unità destinate esclusivamente alla gestione dei collegamenti, sono costituiti fra il 1918 ed il ’19 un nuovo reggimento telegrafisti, dal 1919 al ’26 i battaglioni telegrafisti di corpo d’armata, dal 1926 due reggimenti radiotelegrafisti, al cui scioglimento nel 1932 i battaglioni sono inquadrati nei reggimenti genio.
Nel corso del secondo conflitto mondiale sono mobilitate compagnie telegrafisti, radiotelegrafisti, teleradio, battaglioni misti collegamenti, e le compagnie inserite nei battaglioni misti del genio. Passa la guerra e la specialità, seguendo lo sviluppo tecnologico, cresce a sua volta di importanza.
Il 16 maggio 1953 alla Specialità Collegamenti del Genio è data la denominazione di Trasmissioni e trasformata in specialità autonoma. Conseguentemente nell’ambito delle grandi unità hanno vita battaglioni e compagnie trasmissioni.
La legge 30 dicembre 1997 sancisce la costituzione dell’Arma delle Trasmissioni che attualmente comprende undici reggimenti ripartiti in un Comando Trasmissioni ed Informazioni dell’Esercito e quattro Brigate Trasmissioni oltre alla componente trasmissioni dei Reparti Comando.
Come previsto dal D.M. in data 1° giugno 1999, la nuova Arma delle Trasmissioni è articolata su due specialità: specialisti in telematica e specialisti in guerra elettronica.

e ancora:
Nata come specialità “Telegrafisti” dell’Arma del Genio, l’Arma delle Trasmissioni è una delle trs_homeArmi a maggior valenza tecnologica della Forza Armata. Chiamate ad un impegno sempre crescente di necessità di collegamenti sicuri, veloci e durevoli, le Trasmissioni hanno sviluppato enormi capacità professionali soprattutto dopo l’apertura della stagione delle missioni internazionali in ogni angolo del globo.
Non dimentichiamo infatti che le Trasmissioni hanno partecipato e partecipano in virtù della loro specificità basilare nelle strutture di comando e controllo a tutte le missioni fuori area garantendo sempre i collegamenti con i Comandi in Patria da qualsiasi teatro abbia visto lo spiegamento dei contingenti nazionali. La professionalità degli appartenenti a quest’Arma, l’altissima valenza operativa ne fanno una componente basilare della Forza Armata.

Ed ecco alcuni dei mezzi oggi in dotazione:
Land Rover AR 90 – VM 90T – VTLM Lince – BV-206 – Shelter UEO 2 per Posti Comando
Stazione Radio Digitale HF di Grande Potenza CNR2000 – Complesso Ponti Radio PR6-190/N
Term. Satellitare Portatile in Banda SHF TST 101/X – Term. Sat. Campale TST 111/X
Term. Sat. Multibanda Carrellato TSM 231 – Sistema Sat. Multibanda TSM 305/S
Term. Sat. Multibanda TSM 301 – Centrali Digitali CD115WB, CD145 e CD141
Multiplex a media capacità MT 301 – Multi Protocol Switch MPS 115 e MPS 145
Multiservice Switch Router MSR 165 – Terminazione di Linea Ottica MT 327
Stazione di Energia Mobile GE-9/765 10/20 kW e 25 kW – Stazione di E.M. GE-9/765-3-CE 50 kW

Storia dell’Arma delle Trasmissioni

Riportiamo un esaustivo articolo, già pubblicato in Internet dalla ANGET di Bologna a cura dell’Ing. Giannantonio Marangoni:

fregio esempio 3c - su tessutoIn Italia, l’impiego dei primi militari nel settore delle telecomunicazioni, avvenne nel corso della seconda guerra d’indipendenza allorché l’Armata Sarda realizzò una linea telegrafica per collegare la sede del Quartier Generale Piemontese alle città di Casale Monferrato, Alessandria e Novi. Nella successiva campagna relativa alla terza guerra d’indipendenza (1866) per la realizzazione di linee telegrafiche l’Esercito Italiano impiegò personale civile militarizzato, e avviò anche studi per la realizzazione di sistemi telegrafici campali e, contemporaneamente alle disposizioni per l’istituzione di uno specifico servizio e la diramazione delle istruzioni per l’impiego dei nuovi materiali, venne stabilito di inserire la nascente Specialità dei Collegamenti nell’Arma del Genio.
Successivamente tutto il settore subì una rapida evoluzione con lo sviluppo della telefonia, della radiotelegrafia e della radiofonia; la necessità di realizzare collegamenti telefonici e radiofonici di qualità e sicurezza sempre crescenti per permettere ai Comandi di ogni livello di poter esercitare al meglio la propria azione di Comando e Controllo sulle unità dipendenti nonché di ricevere le informazioni necessarie per sviluppare i piani d’azione ritenuti maggiormente idonei, subì un continuo incremento sia durante il primo che il secondo conflitto mondiale.
Fino ai primi anni cinquanta del XX secolo nell’Esercito Italiano tali attività continuarono ad essere espletate dall’Arma del Genio tramite la Specialità dei Collegamenti.
L’Arma del Genio era uscita dalla seconda guerra mondiale enormemente ingrandita nei compiti e nella struttura tecnica ed ordinativa. Alla molteplicità e complessità dei compiti ai quali l’Arma era chiamata, mentre negli eserciti delle principali Nazioni aveva corrisposto una notevole specializzazione del personale, nell’Esercito Italiano permanevano dubbi e perplessità sull’ordinamento più appropriato da adottare.
Fin dall’inizio della ricostituzione dell’Esercito dopo l’8 settembre 1943, si impose però una scelta indifferibile: la distinzione dell’Arma in due grandi branche, quella tradizionale inerente ai lavori viari, alle opere di fortificazioni, alla realizzazione ed alla bonifica di campi minati, e quella inerente ai “collegamenti” (o alle trasmissioni, come in seguito verranno denominati questi ultimi) sia su filo che via etere. Non si giunse subito nell’immediato dopoguerra alla separazione delle due suddette branche, anche se per la riqualificazione degli ufficiali, dei sottufficiali e dei militari di truppa da immettere nei reparti del Genio inquadrati nei Gruppi di Combattimento, equipaggiati con materiali ed armamenti inglesi, che verso la fine del 1944 entrarono in linea sul fronte italiano, vennero predisposti Enti di addestramento diversi per le specialità degli artieri (232° btg. artieri a Bracciano) e per quella dei collegamenti (Scuola Autonoma Italiana Collegamenti Radiotelegrafisti di Nocera Inferiore e Scuola Telegrafisti di Francavilla Fontana.
Già verso la fine del ’46 l’allora Capo dello S.M.E. Gen. Cadorna, nell’intento di rinforzare le cinque divisioni binarie di fanteria, che in quel momento rappresentavano l’intera componente dell’esercito di campagna, dispose la costituzione in ogni divisione di due battaglioni del Genio, uno della specialità artieri e uno della specialità dei collegamenti. Continua a leggere

da “Documenti” degli anni ’60

BATTAGLIONE TRASMISSIONI FOLGORE – Dati Storici

II Battaglione Trasmissioni “FOLGORE” trae origine dalla Compagnia Collegamenti costituitasi nel 1937 presso la Scuola Paracadutisti di Tarquinia.
Nel luglio 1942 la Compagnia, al seguito della Divisione Paracadutisti FOLGORE, viene trasferita in Africa Settentrionale.
cippoImpegnata a fondo sul fronte di El Alamein, la compagnia assicura, a prezzo dì eroici sacrifici, i vitali collegamenti al proprio Comando di Divisione.
Nel novembre 1942 la compagnia scompare, nell’impari lotta, con i resti della leggendaria Divisione “FOLGORE”.
Nell’inverno 1944-45 viene ricostituito il Gruppo di combattimento “FOLGORE” del quale fa parte la 184° Compagnia Collegamenti inquadrata nel CLXXXIV° Battaglione Misto Genio.
frasi FolgoreIl 1° marzo 1945 la compagnia raggiunge il fronte sulle posizioni delle valli del Senio e del Santerno dove il Gruppo di Combattimento sostituisce una G. U. Britannica
Al termine della guerra di liberazione, il Gruppo di Combattimento “FOLGORE” si trasforma in Divisione di Fanteria “FOLGORE” e la Compagnia in Battaglione Collegamenti FOLGORE.
Dopo un periodo di contrazione in compagnia, il 1° novembre 1958 viene ricostituito iI Battaglione Trasmissioni “FOLGORE” che assume la struttura organica attuale (1967).
medaglia alla bandieraDecreto 24 luglio 1947

Raduno dei Trasmettitori 2014

…anche quest’anno, grazie al prezioso lavoro del grande Fabrizio Castellucci del 184° e del folgorino Gianni Cortinovis, potrà avere luogo, e come sempre a Settembre, un nuovo raduno dei commilitoni della De Dominicis…
140919 Raduno 2014…e, cliccandogli sopra, puoi scaricare le “Indicazioni e Programma 2014” e la prenotazione obbligatoria al Raduno.
Arrivederci a presto!!

Raduno dei Trasmettitori 2013

L’entusiastica adesione di tanti ex-Commilitoni alle prime edizioni, ha convinto anche quest’anno il grande Fabrizio Castellucci a organizzare per Settembre un nuovo raduno dei Trasmettitori della De Dominicis…
130920 Raduno 2013Qui di seguito, cliccandogli sopra, puoi scaricare le “Indicazioni e Programma 2013” e la prenotazione obbligatoria al Raduno.
Ci ritroviamo nuovamente a Treviso!!

Raduno dei Trasmettitori 2012

Il successo del primo incontro tra “ex-trasmettitori”, le insistenze di coloro che vi avevano partecipato, il contributo di un “trifolau” bergamasco del Battaglione Trasmissioni Folgore come Gianni Cortinovis hanno sortito un nuovo impegno per il buon Fabrizio Castellucci, che quest’anno rinnova la possibilità di partecipare al…
120921 Raduno 2012