La “nostra”, cara indimenticabile Treviso…

Non c’è Folgorino del Btg Trasmissioni che non abbia qualche ricordo particolare della città di TREVISO, già citata anche in altri precedenti articoli. Le osterie, i cinema, i bar e, perché no, le ragazze e tutta la popolazione in genere che seppe accogliere, e molte volte consolare, quelle migliaia di giovani che, in molti casi, si trovava per la prima volta lontano da famiglie e amici. Treviso, oltre che bella per i suoi palazzi storici e una diffusa “pulizia”, è una città a misura d’uomo e la sua antica storia si può percepire ad ogni sosta di una tranquilla passeggiata lungo le sue vie. Perciò dovrebbe risultare gradita una visita, almeno virtuale in questo periodo, al suo F.A.S.T., il Foto Archivio Storico Trevigiano in via Cal di Breda 116. Prese da quello, ne anticipiamo solo alcune immagini, alcune molto vecchie ma ancora piene di fascino.
Nell’ordine: l’ultimo soldato austriaco dell’Impero Austro-Ungarico fotografato in città e poi invece il primo soldato italiano, cui segue una bella sfilata dei Lancieri di Novara… quelli della De Dominicis!
L’inverno in quella città è sempre stato rigido e gli uomini giravano col “tabarro”, ma Villa Manfrin, prima di diventare la Villa Margherita della Folgore, era già stupenda. All’Ossario di Nervesa molti di noi ci andarono in gita con camion militari a onorare gli Eroi del Piave.
E in libera uscita, ai più fortunati, sarà potuto capitare di andare a vedere il corpo di ballo di Gino Bramieri che si esibì sul palco del teatro Garibaldi; qualcuno sarà pure andato a sparare coi fucili ad aria compressa alla Fiera di San Luca… ma chi non ricorda i bianchi nebbioni di Treviso che ci avvolgevano… soprattutto durante interminabili turni di guardia notturni??