Il “Battaglione Trasmissioni Folgore”

…e i “Trasmettitori” della Caserma De Dominicis

Il nome “Battaglione Trasmissioni Folgore”, ha dei termini temporali ben precisi:
1° Novembre 1958
, quando viene costituito, facente parte dell’omonima Divisione di Fanteria, formato da due compagnie e acquartierato nella Caserma De Dominicis, e il
31 Dicembre 1975, quando, per effetto della ristrutturazione dell’E.I. la Divisione cambiò la sua struttura diventando Divisione Meccanizzata Folgore e, pur mantenendo praticamente invariati i compiti e l’appartenenza (ma il basco dei militi diventa nero), il nome diventa 184° Battaglione Trasmissioni Cansiglio. E ciò fino al 31 Ottobre 1986 quando la Divisione Folgore viene sciolta.
Ma la tipologia di impegno, la necessità cioè di avere nei Corpi chi sapesse far comunicare tra loro i vari Reparti, esiste fin dall’antichità e sempre esisterà; motivo per il quale si può capire che il “Battaglione Trasmissioni Folgore” ha un “prima” e un “dopo” molto importanti nella storia recente che si possono così riassumere:
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Prima:  – la storia, premesso che il 15 ottobre 1939 venne istituita in Italia la Regia Scuola Paracadutisti dell’Aeronautica a Tarquinia, inizia il 1º settembre 1941 quando venne formata la 1ª Divisione Paracadutisti comprendente la 185ª Compagnia Genio Collegamenti e poi, nel luglio 1942, quando la Divisione trasferita in Africa Sett. prese Il nome di “185° Divisione FOLGORE”.
folgore trsImpegnata a fondo sul fronte di El Alamein, la Compagnia assicurò, a prezzo dì eroici sacrifici, i vitali collegamenti al proprio Comando di Divisione ma nel novembre 1942 scomparve, nell’impari lotta, assieme ai resti della leggendaria Divisione “FOLGORE”.
Ma, il 25 settembre 1944, dopo lo scioglimento della 184° Divisione paracadutisti “Nembo” (costituita nel 1943 ereditando la Bandiera della Folgore), viene ricostituito il Gruppo di Combattimento “FOLGORE”, comprendente la 184° Compagnia Collegamenti del 184° Battaglione Misto Genio, come unità dell’Esercito Cobelligerante Italiano. E il 1° marzo 1945 la Compagnia raggiunge il fronte e partecipa ai combattimenti sulle posizioni delle valli del Senio e del Santerno in sostituzione di una G. U. Britannica, ricevendone la medaglia di bronzo.
Al termine della guerra, il “Gruppo” suddetto si trasforma in Divisione di Fanteria “FOLGORE” (considerata leggera e “aviotrasportata” perché per alcuni anni fu vietato all’Italia di avere truppe paracadutate) e la Compagnia suddetta in Battaglione Collegamenti FOLGORE.
Assunta dal 15 ottobre 1945 la denominazione di Divisione leggera di fanteria “Folgore”, ampliata nel 1947 e motorizzata nel 1949, è stata una Grande Unità dell’E.I. e ha costituito per un quarantennio una delle colonne delle unità operative del 5º Corpo d’Armata, la più sostanziosa delle strutture poste a difesa della frontiera nord orientale dell’Alleanza Atlantica. Il Comando della “Folgore” era dislocato a Treviso a “Villa Margherita”.
Nel 1953 il Battaglione Collegamenti viene nuovamente ridotto col nome di 184° Compagnia Collegamenti, inquadrata nella ricostituita Divisione “Nembo”.
Infine (dopo 17 anni dalla prima Compagnia), il 1° novembre 1958 viene costituito il “Battaglione Trasmissioni FOLGORE” e tale resterà fino al 31 Dicembre 1975 (per 17 anni)
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Dopo:
Con la soppressione della Divisione Meccanizzata “Folgore” nel 1986, il battaglione “Cansiglio”, successore del Folgore, passa alle dipendenze del Comando Trasmissioni del 5° C.A. dove rimane fino al 30 novembre 1993 (dopo 7 anni), quando viene sciolto.
Al suo posto, il 1°dicembre 1993 e sempre nella sede di Treviso, nasce il CENTESPERIMAT, Centro Telematico Sperimentazioni, Rifornimenti e Riparazione di Materiali delle Trasmissioni, che fa capo all’Area Logistica Nord e che ha il compito di effettuare il mantenimento di 3° grado sui materiali di competenza. Questo “Centro” assurge il 1° gennaio 1999 (dopo 6 anni) al rango di Reggimento con la ridenominazione in 184° Reggimento Sostegno Telecomunicazioni Cansiglio e gli viene trs_homeriassegnata la Bandiera del precedente Battaglione. Dopo 17 anni di intensa attività, il 1° gennaio 2017, il Reggimento ritorna ad essere 184° Battaglione Sostegno TLC Cansiglio, erede odierno e custode di tutte le passate esperienze operative nel campo delle trasmissioni ma immerso nel mondo in precipitoso sviluppo delle telecomunicazioni.
storia del nome dVisto l’alternarsi dei vari scaglioni (dal 4°/’58 al 4°/’75), è da ritenersi probabile che sotto il nome di “Battaglione Trasmissioni Folgore” abbiano militato non meno di 5/6.000 giovani italiani.

… sulla Storia delle Trasmissioni (e dei Trasmettitori)…

Leggiamo insieme, con il dovuto rispetto, quanto riportato nelle pagine del sito ufficiale dell’Esercito in proposito:

FESTA: 20 giugno – anniversario della Battaglia del Piave (1918).
PATRONO: San Gabriele Arcangelo (29 settembre).
CONCESSIONE BANDIERA: decreto 30 giugno 1998.

Nasce come Specialità dell’Arma dei Genio e già nel 1883, nel 3° reggimento Genio di nuova costituzione, sono inserite due brigate telegrafisti (i battaglioni di allora) preludio alla trasformazione in reggimento telegrafisti. Il deposito di quest’unità mobiliterà la massa dei reparti per i collegamenti operanti durante la guerra 1915 – 18.
trasmettitore old 3Riconosciuta la validità e l’importanza di avere a disposizione unità destinate esclusivamente alla gestione dei collegamenti, sono costituiti fra il 1918 ed il ’19 un nuovo reggimento telegrafisti, dal 1919 al ’26 i battaglioni telegrafisti di corpo d’armata, dal 1926 due reggimenti radiotelegrafisti, al cui scioglimento nel 1932 i battaglioni sono inquadrati nei reggimenti genio.
Nel corso del secondo conflitto mondiale sono mobilitate compagnie telegrafisti, radiotelegrafisti, teleradio, battaglioni misti collegamenti, e le compagnie inserite nei battaglioni misti del genio. Passa la guerra e la specialità, seguendo lo sviluppo tecnologico, cresce a sua volta di importanza.
Il 16 maggio 1953 alla Specialità Collegamenti del Genio è data la denominazione di Trasmissioni e trasformata in specialità autonoma. Conseguentemente nell’ambito delle grandi unità hanno vita battaglioni e compagnie trasmissioni.
La legge 30 dicembre 1997 sancisce la costituzione dell’Arma delle Trasmissioni che attualmente comprende undici reggimenti ripartiti in un Comando Trasmissioni ed Informazioni dell’Esercito e quattro Brigate Trasmissioni oltre alla componente trasmissioni dei Reparti Comando.
Come previsto dal D.M. in data 1° giugno 1999, la nuova Arma delle Trasmissioni è articolata su due specialità: specialisti in telematica e specialisti in guerra elettronica.

e ancora:
Nata come specialità “Telegrafisti” dell’Arma del Genio, l’Arma delle Trasmissioni è una delle trs_homeArmi a maggior valenza tecnologica della Forza Armata. Chiamate ad un impegno sempre crescente di necessità di collegamenti sicuri, veloci e durevoli, le Trasmissioni hanno sviluppato enormi capacità professionali soprattutto dopo l’apertura della stagione delle missioni internazionali in ogni angolo del globo.
Non dimentichiamo infatti che le Trasmissioni hanno partecipato e partecipano in virtù della loro specificità basilare nelle strutture di comando e controllo a tutte le missioni fuori area garantendo sempre i collegamenti con i Comandi in Patria da qualsiasi teatro abbia visto lo spiegamento dei contingenti nazionali. La professionalità degli appartenenti a quest’Arma, l’altissima valenza operativa ne fanno una componente basilare della Forza Armata.

Ed ecco alcuni dei mezzi oggi in dotazione:
Land Rover AR 90 – VM 90T – VTLM Lince – BV-206 – Shelter UEO 2 per Posti Comando
Stazione Radio Digitale HF di Grande Potenza CNR2000 – Complesso Ponti Radio PR6-190/N
Term. Satellitare Portatile in Banda SHF TST 101/X – Term. Sat. Campale TST 111/X
Term. Sat. Multibanda Carrellato TSM 231 – Sistema Sat. Multibanda TSM 305/S
Term. Sat. Multibanda TSM 301 – Centrali Digitali CD115WB, CD145 e CD141
Multiplex a media capacità MT 301 – Multi Protocol Switch MPS 115 e MPS 145
Multiservice Switch Router MSR 165 – Terminazione di Linea Ottica MT 327
Stazione di Energia Mobile GE-9/765 10/20 kW e 25 kW – Stazione di E.M. GE-9/765-3-CE 50 kW

Storia dell’Arma delle Trasmissioni

Riportiamo un esaustivo articolo, già pubblicato in Internet dalla ANGET di Bologna a cura dell’Ing. Giannantonio Marangoni:

fregio esempio 3c - su tessutoIn Italia, l’impiego dei primi militari nel settore delle telecomunicazioni, avvenne nel corso della seconda guerra d’indipendenza allorché l’Armata Sarda realizzò una linea telegrafica per collegare la sede del Quartier Generale Piemontese alle città di Casale Monferrato, Alessandria e Novi. Nella successiva campagna relativa alla terza guerra d’indipendenza (1866) per la realizzazione di linee telegrafiche l’Esercito Italiano impiegò personale civile militarizzato, e avviò anche studi per la realizzazione di sistemi telegrafici campali e, contemporaneamente alle disposizioni per l’istituzione di uno specifico servizio e la diramazione delle istruzioni per l’impiego dei nuovi materiali, venne stabilito di inserire la nascente Specialità dei Collegamenti nell’Arma del Genio.
Successivamente tutto il settore subì una rapida evoluzione con lo sviluppo della telefonia, della radiotelegrafia e della radiofonia; la necessità di realizzare collegamenti telefonici e radiofonici di qualità e sicurezza sempre crescenti per permettere ai Comandi di ogni livello di poter esercitare al meglio la propria azione di Comando e Controllo sulle unità dipendenti nonché di ricevere le informazioni necessarie per sviluppare i piani d’azione ritenuti maggiormente idonei, subì un continuo incremento sia durante il primo che il secondo conflitto mondiale.
Fino ai primi anni cinquanta del XX secolo nell’Esercito Italiano tali attività continuarono ad essere espletate dall’Arma del Genio tramite la Specialità dei Collegamenti.
L’Arma del Genio era uscita dalla seconda guerra mondiale enormemente ingrandita nei compiti e nella struttura tecnica ed ordinativa. Alla molteplicità e complessità dei compiti ai quali l’Arma era chiamata, mentre negli eserciti delle principali Nazioni aveva corrisposto una notevole specializzazione del personale, nell’Esercito Italiano permanevano dubbi e perplessità sull’ordinamento più appropriato da adottare.
Fin dall’inizio della ricostituzione dell’Esercito dopo l’8 settembre 1943, si impose però una scelta indifferibile: la distinzione dell’Arma in due grandi branche, quella tradizionale inerente ai lavori viari, alle opere di fortificazioni, alla realizzazione ed alla bonifica di campi minati, e quella inerente ai “collegamenti” (o alle trasmissioni, come in seguito verranno denominati questi ultimi) sia su filo che via etere. Non si giunse subito nell’immediato dopoguerra alla separazione delle due suddette branche, anche se per la riqualificazione degli ufficiali, dei sottufficiali e dei militari di truppa da immettere nei reparti del Genio inquadrati nei Gruppi di Combattimento, equipaggiati con materiali ed armamenti inglesi, che verso la fine del 1944 entrarono in linea sul fronte italiano, vennero predisposti Enti di addestramento diversi per le specialità degli artieri (232° btg. artieri a Bracciano) e per quella dei collegamenti (Scuola Autonoma Italiana Collegamenti Radiotelegrafisti di Nocera Inferiore e Scuola Telegrafisti di Francavilla Fontana.
Già verso la fine del ’46 l’allora Capo dello S.M.E. Gen. Cadorna, nell’intento di rinforzare le cinque divisioni binarie di fanteria, che in quel momento rappresentavano l’intera componente dell’esercito di campagna, dispose la costituzione in ogni divisione di due battaglioni del Genio, uno della specialità artieri e uno della specialità dei collegamenti. Continua a leggere